È un piacere essere qui, grazie per questa intervista. Per raccontare come nasce il mio progetto potrei iniziare dal nome, ReStyled by G”, che riassume in tre parole il punto di partenza del brand: restyling su capi già esistenti e la mia iniziale.
In effetti mi identifico molto in quello che disegno e progetto per ReStyled e i valori alla base delle creazioni sono anche i miei. Nell’ambito fashion io nasco fashion stylist e infatti l’idea è nata proprio durante una sessione di styling per una cliente e amica che si è affidata a me. Uno dei prodotti che avevo disegnato e poi fatto realizzare rappresentava molto il mio stile e si avvicinava al trend del vintage e del thrifting ma anche a lavorazioni sartoriali semplici ma d’effetto con un rapporto qualità/prezzo ottimo.
Lavorando in un settore così patinato ma essendo molto sensibile alle cause ambientali mi sono sempre sentita combattuta, quasi divisa in due. Quando poi ho ricominciato a studiare approfondendo i temi della sostenibilità, dei tessuti e ovviamente del branding ho capito che da quell’idea avuta quel giorno avrei potuto creare qualcosa di mio che non mi facesse più sentire “divisa” ma fiera di poter realizzare un modello di fashion diverso.
La prima caratteristica fondamentale è il processo creativo: invece di impostarlo con le classiche dinamiche del design ho impostato tutto sullo styling, proprio per rispettare la mia identità, partendo da prodotti già esistenti, ricercando tessuti, trovando soluzioni creative, interpretando stili diversi, pensando il prodotto finale secondo un briefing di partenza che non fosse astratto ma tecnico il riutilizzo, il restyling, i materiali e la necessità di creare una moda più consapevole.
Sono partita dal denim, uno dei tessuti più impattanti in termini di lavorazione per poi creare uno “styling” con tessuti italiani di ottima qualità di fine serie o da scampoli. Ogni prodotto è stato pensato unico, senza genere, senza stagionalità e realizzato da sarte indipendenti secondo un modello Slow Fashion, ovvero di moda lenta nel rispetto dei normali tempi di realizzazione e del lavoro manuale.
Realizzando prodotti unici sapevo che avremmo sicuramente generato scarti e avanzi, un problema che ovviamente sarebbe andato ad intaccare la mission di base che prevede anche la riduzione degli scarti e dei rifiuti tessili. Abbiamo destinato così tutti gli avanzi agli accessori per capelli più amati, gli scrunchies.
La nostra missione Zero Sprechi si basa proprio su questo: generare la minor quantità possibile di spazzatura dalle nostre produzioni. Ad oggi lo facciamo anche grazie alla capsule SCRAP che ci permette di raccogliere quasi tutti gli avanzi (escludendo ad esempio parti danneggiate del tessuto) e di riutilizzarli per applicazioni su jeans e giacche in denim. Per questa capsule abbiamo prodotto negli ultimi mesi i primi 3 capi. Oltre ad abbattere le quantità di spazzatura generata questa metodologia ci permette di abbattere alcuni costi potendo offrire prezzi competitivi rispetto alla media.
Abbiamo rinunciato alla stagionalità per diverse ragioni, alcune delle quali vanno ancora ad inserirsi nelle tematiche ambientali. La prima motivazione che mi ha spinto a pensare una moda non stagionale è che, avendo scelto una vendita prettamente online, se ci limitassimo a vendere stagionalmente dovremmo necessariamente svalutare i prodotti della stagione precedente contribuendo inevitabilmente alle dinamiche di spreco e sovrapproduzione della moda. Ponendo l’attenzione alle cause ambientali ci rendiamo conto che il cambiamento climatico sta trasformando le stagioni e sarà probabilmente sempre più difficile definirle, dovendo così optare per un guardaroba multifunzionale composto da capi rilavorati, con un ciclo di vita molto più lungo che non richiedano uno sfruttamento selvaggio delle risorse della Terra.
Proponendo diversi capi e accessori in diversi tessuti, studiandoli perché siano senza tempo, possiamo garantire una varietà di prodotti in qualsiasi momento dell’anno, senza stagione e senza trend. Rendiamo in questo modo l’acquisto più consapevole e pensato in base alle esigenze di ogni singolo individuo tenendo conto del pianeta che ci ospita. Puntiamo in generale a ridurre gli acquisti pensando soluzioni che durino nel tempo e che possano soddisfare più esigenze in termini stilistici.
Credo però che il vero cambiamento potrà avvenire solo se chi produce moda in maniera più consapevole riuscirà a trovare soluzioni che avvicinino questi prodotti al pubblico, anche grazie a prezzi accessibili nel rispetto di ogni professione. Pensiamo ai giovani GenZ molto sensibili alle cause ambientali che in questo momento, secondo recenti indagini, sembrano impossibilitati a comprare i prodotti sostenibili che bramano.
È una sfida quasi impossibile ma noi nel nostro piccolo stiamo cercando delle soluzioni. Ad esempio diversificando il più possibile la nostra offerta in termini di prezziario. Per questo cerchiamo di mantenere gli scrunchies, il nostro best seller, a prezzi economici andando man mano a crescere andando su altri accessori e sui capi. Presto saremo in grado di diversificare ancora di più i prodotti e quindi anche la gamma prezzi arrivando a toccare sia la fascia del prêt-à-porter che quella più economica.
Inoltre abbiamo iniziato proponendo capi con applicazioni e personalizzazioni perché possiamo lavorarli in maniera semplice (anche se richiedono conoscenza dei tessuti e molta attenzione). Possiamo quindi garantire un risultato ottimale in termini tecnici e qualitativi ma anche economicamente sostenibile.
Puntiamo però alla tecnica dell’upcycling (smembreremo dei capi esistenti per realizzarne di nuovi) e stiamo per aggiungere alle nostre collezioni un primo capo sartoriale realizzato secondo i nostri valori.
Piccolo spoiler: grazie a due esemplari di questo capo riusciremo a dare nuova vita a quelli che prima erano due elementi di tappezzeria.
Per quanto riguarda il team, ho fortemente voluto collaborare sin dall’inizio con sarte indipendenti, artiste che una volta erano parte dell’identità fortissima del Made In Italy e che oggi sono difficilmente reperibili. Inevitabilmente, la mia produzione risente delle tempistiche di lavoro di queste professioniste, che possono quindi conservare la loro autonomia e la loro clientela basandosi sulla loro agenda e sulle loro esigenze. Dall’altro lato, però, posso garantire una filiera umanamente più sostenibile, un’attenzione al prodotto e alla qualità, personalizzazioni e servizi correlati al brand, costi più sostenibili e soprattutto una moda davvero slow.
In questo senso, nei prossimi mesi cercheremo di allargare il team inserendo sarte e sarti soprattutto giovani che spesso, appena usciti da scuole professionali e accademie, faticano a trovare una prima collocazione che non sia anche limitante qualora volessero continuare a formarsi.
Anche per quanto riguarda il team creativo che mi supporta nella realizzazione dei contenuti social, delle campagne e del sito web, mi sono circondata di persone ambiziose e capaci che ogni giorno, nel loro piccolo, sfidano il mondo. Tutti i componenti del team sono artisti in generale, personalità complesse e poliedriche da cui posso sempre aspettarmi ispirazione.
Anche loro sono creativi autonomi e indipendenti che lavorano a diversi progetti, e proprio per questo sono una fonte continua di idee.
Tutti i servizi correlati alle nostre collezioni sono stati pensati per due motivazioni principali:
Annettere dei servizi alla semplice vendita ci permette di dare ancora più rilievo ai nostri valori, di avere un rapporto più umano e diretto con la clientela e di realizzare prodotti che non rischiano di essere invenduti, proprio perché su ordinazione. Vi presento i tre servizi principali che offriamo e che sono prenotabili anche tramite il sito:
Restyling: partendo da un capo nell’armadio del cliente, effettuiamo personalizzazioni o modifiche per far sì che quel prodotto non venga gettato, ma acquisti nuovo fascino e abbia una nuova vita. Vogliamo dare la possibilità a chi ci segue di avere dei prodotti unici che tutelino l’ambiente, ma anche il cliente, proponendo una soluzione economicamente strategica.
Custom-made: in questo caso, il servizio prevede una consulenza completa, dalla ricerca del capo vintage alla scelta del tessuto e dei dettagli, alla scelta della personalizzazione. Questo servizio fa riferimento sempre ai capi in denim. Il custom-made prevede che il capo sia “realizzato” ex novo, ma i principi della ricerca che effettuiamo sono sempre gli stessi: vintage, second-hand, recupero, scampoli, fine serie, ecc. Offriamo sia per questo servizio che per il restyling un piccolo catalogo di tessuti già presenti in archivio.
Sartoria: questo è un servizio da vero e proprio atelier che, attraverso una consulenza mirata ad individuare lo stile in base all’occasione e al cliente, permette di realizzare su misura un capo o un intero outfit. Generalmente, questo servizio viene richiesto per abiti da cerimonia e simili. Grazie a Sartoria, possiamo sensibilizzare all’importanza del lavoro manuale, alle incredibili capacità delle sarte e al valore di un capo realizzato su ordinazione e su misura, che in termini di qualità e resa sarà sempre impareggiabile. Anche in questo caso, tessuti e materiali vengono selezionati secondo i nostri valori.
La mission di Easy Travel Hosting e la soluzione che offre sono davvero notevoli. È un piacere immenso essere qui a raccontarmi proprio sul vostro blog perché credo fortemente nella collaborazione tra giovani imprese, che siano esse innovative o orientate a un pensiero consapevole.
L’importanza di strumenti accessori sostenibili per le aziende che puntano alla sostenibilità è immensa, perché spesso una delle prime difficoltà che si trova è proprio scovare le soluzioni adatte a rendere ogni elemento in linea con i propri valori. Apprezzo davvero chi riesce a sviluppare innovazione e sostenibilità allo stesso tempo, soprattutto in campo tecnologico, perché solo tramite una tecnologia consapevole si può progredire nel fare impresa sostenibile.
Ci tengo ad aggiungere che nonostante il sistema imprenditoriale e lavorativo italiano non stia vivendo un momento positivo, anzi tutt’altro, gli sforzi che i giovani stanno facendo sono incredibili. Spero davvero che le nuove etiche su cui ci stiamo basando siano il futuro. Ci impegniamo per offrire servizi sostenibili e dare indietro al pianeta, come nel vostro caso, a ripensare dinamiche e prodotti, a metterci in discussione, a prendere una direzione diversa in termini sociali, ambientali, etici. Anche il lavoro e il modo di fare impresa devono necessariamente cambiare con noi e seguire quelle che sono le nostre nuove esigenze.
Sbaglieremo spesso, incontreremo ostacoli, ma la tenacia che stiamo dimostrando è già sintomo del fatto che non potremo arrenderci facilmente. Spero davvero che queste realtà siano il futuro del mercato, del pianeta e dell’umanità.
Easy Travel Hosting ringrazia tantissimo Gaia per aver partecipato alla nostra intervista per la rubrica dedicata alla Piccola Imprenditoria al Femminile.
Se volete maggiori informazioni, potete seguirla sul suo sito cliccando qui.
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