TRAVEL NOTES
Note di viaggio di Agnese

L'idea del blog nasce durante il viaggio tra l'America Latina e gli Stati Uniti. Travel Notes era la cartella dove Agnese salvava appunti, immagini e storie dei suoi viaggi. Ora è il blog dove raccoglie tutte le esperienze della sua vita.

Benvenuta su Easy Travel Hosting! Spagna, Irlanda, Austra e poi in giro per l'Europa ed ora ferma nuovamente in Irlanda. Ci potresti parlare di te e di questa tua necessità di muoverti?

Sono cresciuta a Galatina, un paese nel cuore del Salento, e fin da piccola ho sempre avuto due problemi: sono “gravemente affetta” da daydreaming (o come direbbero in italiano, ho sempre la testa tra le nuvole) e mi annoio davvero facilmente. Probabilmente è questo alla base della mia necessità di spostarmi continuamente.

Ho sempre letto tanti libri e guardato un sacco di film, e ogni volta ho immaginato di essere proprio negli stessi posti in cui si trovavano i protagonisti e di vivere avventure incredibili. Da piccola, amavo svegliarmi il fine settimana e scoprire che sarei partita con la mia famiglia per una piccola gita alla scoperta di qualche posto nuovo nella mia adorata Puglia o anche in giro per l’Italia. 

Fin dalle scuole elementari, poi, avevo deciso che avrei fatto un lavoro che mi avrebbe permesso di spostarmi in giro per il mondo e, quando mi chiedevano cosa avrei voluto fare da grande, infatti, rispondevo l’artista di strada o del circo (un lavoro che pensavo mi avrebbe portata a girare il mondo).

Non sono diventata un’artista di strada o del circo, ma il sogno di girare una parte del mondo l’ho realizzato! Ho deciso di studiare lingue e di spostarmi prima in Europa e poi in America del Sud e Nord, e credo sia stata la scelta perfetta per me.

L’idea di fermarmi per troppo tempo nello stesso posto non mi piace e mi annoia, e anche se ormai l’Irlanda è diventata la mia seconda casa, non rinuncio ad almeno due o tre viaggi l’anno.

Ovviamente spostarsi spesso non è sempre facile o tutto rose e fiori come lo fanno intendere nei libri e nei film, e a volte è davvero difficile essere lontani dalla propria famiglia e dai propri amici. Ma ogni volta che visito dal vivo un posto nuovo che era nella mia Bucket List da tempo, che imparo una parola nuova in una lingua che non conoscevo, che mi siedo a tavola con persone di culture ed esperienze così diverse dalla mia, che mi sento così a mio agio e a casa, pur trovando a tantissimi chilometri di distanza da casa, capisco di aver fatto la scelta giusta.

Patagonia

Che cosa ti sta trattenendo ora in Irlanda, cosa trovi affascinante e cosa invece ti sta iniziando a stancare?

Dopo aver viaggiato per un anno, sono tornata in Irlanda per una vacanza di tre settimane, ma ho trovato il lavoro dei miei sogni e ho deciso di rimanere qui. Dell’Irlanda mi piacciono le persone, la musica e i bellissimi paesaggi. 

Ricordo ancora la prima volta in cui sono arrivata a Dublino, nel 2012, quando ancora non esistevano gli smartphone con Google Maps, e camminavo per strada un po’ persa alla ricerca del mio ostello. Almeno dieci persone si sono fermate per cercare di aiutarmi senza che io chiedessi niente. La gentilezza degli irlandesi è proprio uno dei motivi per cui consiglierei a tutti di visitare questo paese

Per quanto riguarda i paesaggi invece, non ci sono solo i prati verdi che tutti immaginano, ma anche la costa. Infatti, per un’amante del mare come me, l’Irlanda è uno dei posti ideali per esplorare spiagge e scogliere diverse tra loro e tutte bellissime.

Di Dublino poi mi piace il fatto che sia una capitale, e quindi offre tante opportunità, non solo a livello lavorativo, ma anche per quanto riguarda attività da fare nel tempo libero. Allo stesso tempo, però, non è una città gigante come altre capitali europee, ed è abbastanza facile muoversi e avere incontri autentici con persone del posto.

Per quanto riguarda ciò che inizia a stancarmi, se volessi essere davvero scontata, potrei dire il tempo! Come molti già sapranno, il clima qui è abbastanza freddo e soprattutto c’è tantissima pioggia. La cosa che meno mi piace però, è sicuramente il fatto che, essendo un’isola, è difficile spostarsi in treno, bus o auto verso altri paesi vicini, come per esempio potevo fare facilmente quando vivevo in Austria.

Cuilcag - Stairway to Heaven - Irlanda

Un evento che ha cambiato il corso della tua vita, prospettive e punti di vista. Stiamo parlando del tuo anno di backpacking in America, ce ne potresti parlare?

Quella di partire per l’America Latina è stata, in realtà, una scelta abbastanza impulsiva. Ho da sempre pensato che mi sarebbe piaciuto viaggiare zaino in spalla per un po’, senza un piano preciso, ma non sapevo quando lo avrei fatto.

Nel 2017, mi trovavo in un lavoro che non mi piaceva, in un posto che non mi piaceva. Ma forse, come tanti giovani, mi sentivo quasi in colpa a lasciarlo, dopo aver faticato così tanto per ottenere un contratto a tempo indeterminato. Finché un giorno, mentre ero al mare in vacanza nel mio Salento, ho deciso di prenotare un biglietto di sola andata per il Messico e ho mandato la mia mail di dimissioni.

In un anno ho visitato diversi paesi: Messico, Colombia, Ecuador, Perù, Bolivia, Cile, Argentina, Brasile, Panama, Costa Rica e Stati Uniti.
Inutile dire che è stata un’esperienza unica e che mi ha davvero cambiato la vita. Ho scoperto dei posti bellissimi, che mi hanno lasciata davvero a bocca aperta, dalla foresta Amazzonica, ai ghiacciai della Patagonia, al deserto della Guajira, etc…

Il fatto di fare backpacking, mi ha aiutata a scoprire questi posti in maniera autentica e a farmi sentire a casa, pur essendo così lontana da casa, dal soggiornare con persone del posto, al preferire i mezzi pubblici locali (al posto dei bus turistici), fino a fare esperienza di volontariato che mi hanno aiutata davvero a capire cosa volessi fare nella vita.

Ed è stato infatti grazie ad alcune esperienze di volontariato, in particolare una in Colombia e una in Perù, che ho capito di voler dare una svolta totale nella mia carriera e lavorare nell’ambito della sostenibilità.

Ovviamente ci sono delle difficoltà e dei momenti di sconforto. Quando non si fanno programmi, ci possono essere degli intoppi lungo il percorso e, a volte, adattarsi a realtà così diverse sembra difficile. Inoltre si ha sempre la sensazione di non poter mai più tornare alla vita di prima e un lavoro in ufficio. Ma ne vale sicuramente la pena!

Questo viaggio è il motivo per cui ho iniziato a scrivere il mio blog, Travel Notes, cioè appunti di viaggio. Inizialmente, infatti, avevo un diario che portavo sempre con me, dove annotavo dei suggerimenti e consigli. Quando poi ho deciso di aprire un account di Instagram e pubblicare le prime foto, alcune persone hanno iniziato a contattarmi, dicendomi che avrebbero voluto visitare un determinato posto e se avessi consigli per loro. Alla fine mi sono decisa a pubblicare questi appunti online e scrivere dei miei viaggi è diventata una vera e propria passione.

Volontariato ad Ayacucho

Parliamo ora invece del tuo viaggio in Tanzania, come mai questa meta, e la consiglieresti?

Il viaggio in Tanzania è stato il mio ultimo grande viaggio prima della pandemia, a Settembre 2019, ed e’ stata un’esperienza fantastica. Non ero mai stata in Africa e avevo deciso di aggiungere un nuovo continente alla lista dei posti visitati. Inoltre, volevo davvero fare un safari. 

Così, dopo un po’ di ricerca online, e dopo aver sentito i racconti meravigliosi di una mia amica che ha vissuto in Tanzania per un anno, ho scelto questo posto.
Avendo solo due settimane, ho deciso di trascorrere una a rilassarmi sulle spiagge di Zanzibar, e una facendo un safari nei parchi di Serengeti, Ngoro Ngoro e Lake Manyara.

Le spiagge di Zanzibar sono tutte molto belle, ma troppo piene di turisti per i miei gusti. Tra tutte, però, consiglierei di visitare Jambiani, dove si trova anche il Kuza Cave Cultural Centre, un centro culturale e ONG che aiuta la comunità locale, dove è davvero possibile immergersi nella cultura del posto, partecipando a lezioni di danza, musica, cucina, etc… e dove c’è una piscina naturale “segreta” bellissima.

Una meta imperdibile a Zanzibar, che addirittura per un’amante del mare come me ha battuto le spiagge, è Stone Town, la città principale: davvero un posto magico. Qui consiglierei di prendere parte a un tour per scoprire di più circa la cultura e storia dell’isola.

Per quanto riguarda il safari, invece, è davvero un’esperienza da fare almeno una volta nella vita. Durante un safari, potrai avere incontri unici con la fauna selvatica e vedere paesaggi incredibili, come quelli che si vedono nei documentari!

Un safari è anche un’occasione per sostenere, scegliendo l’agenzia di viaggi giusta, non solo progetti di conservazione naturale, ma anche le comunità locali, creando opportunità lavorative.

Quindi, consiglierei la Tanzania come meta? Assolutamente! E auguro a me stessa di tornarci un giorno e scoprire nuovi posti nell’entroterra, magari quelli meno turistici, dove vivere esperienze autentiche.

Safari in Tanzania

Come saprai Easy Travel Hosting utilizza energie rinnovabili ed eco-sostenibili per alimentare i propri server. Inoltre viene piantato un albero per ogni nuovo hosting, aiutando in modo attivo la riforestazione e l'assorbimento di CO2. Cosa pensi di questo progetto ed in generale, pensi sia importante ricercare uno stile di vita più sostenibile?

Da un po’ di tempo a questa parte ho scoperto quanto inquina effettivamente Internet. Diversi studi dimostrano che Internet e l’intero sistema che lo circonda sono responsabili di 900 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno, il che la rende una delle principali cause di emissioni di gas serra, allo stesso livello dell’industria dell’aviazione. Numeri abbastanza allarmanti

Ho iniziato a fare delle “pulizie digitali”: ripulire le mie caselle di posta elettronica, eliminare duplicati o file non necessari, salvare e riutilizzare ricerche su Internet, scaricare contenuti invece di trasmetterli in streaming, etc…E poi ho cercato di rendere il mio blog più sostenibile: dopotutto, un blog che parla di viaggi sostenibili dovrebbe cercare di inquinare il meno possibile, no?

Per questo motivo ho deciso di contattare Easy Travel Hosting e spostare il mio blog su questa piattaforma, che mi sembrava la soluzione perfetta per un blog come il mio. Il fatto che funzioni con energia 100% rinnovabile, il progetto di riforestazione in Guatemala (che crea anche opportunità di lavoro e sostegno per la comunità locale), e il servizio impeccabile sono tutti motivi per cui consiglierei Easy Travel Hosting a tutti.

Per quanto riguarda la sostenibilità in generale, penso che adottare uno stile di vita più consapevole sia, a questo punto, una necessità e un dovere che abbiamo nei confronti del pianeta e delle generazioni future.
Ogni volta che mi trovo davanti a una meraviglia naturale durante uno dei miei viaggi penso che sono molto fortunata a poterla vedere dal vivo e che sarebbe un peccato enorme se in futuro non esistesse più.

Personalmente, cerco sempre di fare il più possibile, sia in viaggio che nella vita di tutti i giorni, dall’evitare la plastica monouso, ad avere una dieta plant-based, usare i mezzi pubblici, stare attenta ai consumi di energia, evitare di comprare cose che in realtà non mi servono, raccogliere spazzatura che vedo per strada, etc… Non si può essere sostenibili al 100%, ma non per questo non bisogna provarci e ogni azione (anche quelle che sembrano più insignificanti) può avere un impatto enorme.

La sostenibilità ha così tanta importanza nella mia vita, che non è solo una scelta di vita personale o un hobby di cui scrivo nel mio blog, ma è anche il mio lavoro. Infatti, al momento lavoro presso una ONG ambientale che lavora con le comunità costiere in Irlanda per rimuovere i rifiuti dal mare, educare e sensibilizzare alla sostenibilità e proteggere dall’erosione costiera.

Easy Travel Hosting ringrazia tantissimo Agnese per aver partecipato alla nostra intervista.

Se volete informarvi maggiormente, potete seguirla sul suo sito cliccando qui.
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