STRAY ERMES
TRAVEL BLOG DI UN RANDAGIO
Viaggiatore e musicista, randagio e amante del viaggio solitario. Daniele si racconta a Easy Travel Hosting, usando il suo nome da viaggiatore Ermes. STRAY ERMES è il suo blog.
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DI VIAGGIATORI ECOLOGICI
HO VISTO CHE OLTRE AD ESSERE UN VIAGGIATORE SEI UN MUSICISTA. PARLACI DEL TUO RAPPORTO CON LA MUSICA
che attraverso la mia esperienza diretta racconta di come il mondo della musica e dell’intrattenimento siano drasticamente cambiati dopo l’avvento della rivoluzione digitale.
MUSICA E VIAGGIO, QUANTO LA MUSICA INFLUENZA I TUOI VIAGGI E QUANTO LA RICERCHI NEI PERIODI LONTANI DA CASA?
Non sono uno di quelli sempre con le cuffiette nelle orecchie, e forse la cosa ti sorprenderà. Eccezion fatta per quando mi trovo al volante, preferisco gustarmi l’ambiente sonoro che mi sta attorno, sia che stia facendo trekking o che mi stia logorando in un trasbordo infinito su un bus.
Una bella playlist può sicuramente arricchire il momento se per esempio stai guidando col braccio fuori dal finestrino al tramonto nel deserto del Mojave, ma se sparata costantemente tramite un auricolare rischia di farti scivolare tra le mani alcuni appigli sul presente, isolandoti da una buona fetta dell’esperienza. Non fa per me.
UN ARTICOLO CHE MI HA COLPITO È STATO: 15 SEGNALI CHE TI DICONO CHE STAI IMPARANDO A VIAGGIARE. QUANDO HAI CAPITO DI SAPER VIAGGIARE?
Come spiego nell’articolo, non so nemmeno se esista un ‘saper viaggiare’, ma esiste sicuramente un viaggiare con maggior consapevolezza. Ho capito di aver aumentato questa consapevolezza quando mi sono accorto che il mio zaino pesava la metà, non prenotavo più nulla, non mi preoccupavo più di avere tutto sotto controllo e accettavo di buon grado la possibilità di inconvenienti perché essenza stessa di un viaggio.
COSA FAI PER RENDERE LA TUA VITA PIU' ECOLOGICA?
Credo che la sostenibilità ecologica sia una diretta conseguenza di un certo modo di intendere il viaggio. Niente voli interni (tranne se non strettamente necessari), pernotti presso piccole strutture di autoctoni, cibo il più possibile locale e in generale un approccio low budget.
Sono piccole cose che in aggregato possono fare la differenza, con la speranza che si sviluppi una sensibilità crescente verso questi temi perché di vedere l’ennesimo tratto di costa deturpato dall’immancabile ecomostro per canadesi, russi, americani non se ne può davvero più.
Finché viaggiamo per entrare in una zona di comfort più grande di quella in cui viviamo quotidianamente non ne usciremo, ma per invertire questa rotta serve uno spostamento culturale che incontra molte resistenze nella società del consumo.
Forse un’ora la settimana nella scuola dell’obbligo dedicata alla cultura del viaggio sostenibile, uno spazio di sensibilizzazione per stimolare le nuove generazioni a certi temi, non sarebbe poi una cattiva idea. Ognuno viaggia come vuole, sia chiaro, ma resta innegabile che alcuni approcci causano più esternalità negative di altri e qualche somma bisognerà cominciare a tirarla.
Easy Travel Hosting ringrazia tantissimo Daniele/ Ermes per aver condiviso il suo modo di viaggiare con noi.
Se volete informarvi maggiormente sul suo progetto, potete seguirlo sul suo sito cliccando qui.
Ed anche sui social media!
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