SCOPRIRE GOA
L'INDIA DI ALESSANDRA

Scoprire Goa, e attraverso questo piccolo stato, il resto dell'India, attraverso gli occhi di Alessandra.

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DI VIAGGIATORI ECOLOGICI

BENVENUTA SU EASY TRAVEL HOSTING! PUOI RACCONTARCI UN PO DI TE E DI COSA TI HA SPINTA VERSO GOA?

Da ragazzina ho letto un libro della Fallaci, “Il sesso inutile”. Suonerà strano ma e’ quello che mi ha acceso la passione per l’India per la prima volta. 
 
Da allora è sempre stato il mio sogno nel cassetto, sogno che a causa del mio lavoro in aeroporto durato ben 22 anni, realizzerò molti anni dopo grazie ad un lungo periodo di aspettativa. 
 
L’India va girata con calma, con grande spirito di adattamento e, a mio avviso, preferibilmente in solitaria. Sono finita a Goa durante un monsone per riprendere fiato dopo un lungo giro del Kerala e me ne sono innamorata. Verde, verdissima, colorata, Portoghese. Sono ritornata l’anno dopo e da allora ogni anno fino alla scelta definitiva di vivere qui.
    
Fa sempre caldo, vivo in un villaggio e quindi poco traffico e poca gente intorno, a meno che non tu non te la vada a cercare e allora tra rave e trance party non hai che l’imbarazzo della scelta. Non contate su di me in questo caso, sono del tutto disinteressata :))
Convivo da quasi quattro anni con Ivan, di Mumbai ma che lavora a Goa da 12 anni e non potrei essere più felice della scelta che ho fatto.

ABBIAMO LETTO CHE TI SEI FERMATA IN LAOS NELLE 4000 ISOLE. UN POSTO CHE ANCHE NOI ABBIAMO AMATO! CI PARLERESTI DEL TUO VIAGGIO IN LAOS?

Ah ecco, la Fallaci e’ stata sostituita in fretta da Terzani, il Laos e’ arrivato cosi’. Sono atterrata a Luang Prabang dalla Tailandia ed e’ stato amore a prima vista. Luang Prabang è bellissima. Dovevo stare solo tre giorni ma sono rimasta molto di più. 
 
Alloggiavo in una guest house piuttosto economica, col lavandino che perdeva secchiate di acqua ed una finestra murata. Ma la posizione era invidiabile per quel prezzo e gli altri ospiti simpaticissimi. Avevo fatto amicizia con una ragazza cinese che adorava l’espresso italiano. Inutile dire che io, da buona siciliana,  giro sempre con la moka. 
 
Ogni mattina preparavo il caffè, lei afferrava la caffettiera, correva al mercato dove arrostivano la carne, la piazzava sulla griglia e tornava indietro a piccoli passi felice. E’ uno dei miei ricordi più belli. 
 
A Vientiane invece trascorrevo le serate con una ragazza indiana, anche lei in viaggio da sola, bevendo disgustoso vino bianco sedute lungo il fiume illuminato. Le tre cose che so di Hindi me le ha insegnate lei.
 
Il Laos l’ho girato in bus notturno, dormendo in quelle minuscole cuccette con la tappezzeria kitch da dividere con una estranea. Sono arrivata a Pakse senza avere la minima idea di come arrivare alle 4000 Islands ma per fortuna si e’ rivelato più facile del previsto. Ho affittato una bicicletta ed ho trascorso dieci giorni indimenticabili vagando da un posto all’altro regolarmente seguita da cani che sono i miei compagni di viaggio preferiti. 
 
All’epoca non sapevo che mi sarei licenziata, che avrei aperto un blog e che mi sarei trasferita a Goa. Giravo con un quaderno e mi sedevo per terra per prendere appunti. Il quaderno e’rimasto in Italia, chissà dove.

ABBIAMO VISTO CHE FAI UNA COSA BELLISSIMA: PARTECIPI AL RECUPERO ANIMALI DI GOA. CE NE POTRESTI PARLARE?

A proposito di cani. Una arriva in India con l’idea romantica di un posto dove tutti gli animali sono liberi e sacri. No, sbagliato, anche gli Indiani appartengono alla razza umana e non sono esenti da cattiveria e crudeltà, come ovunque nel resto del mondo. Ho anche assistito a due accoltellamenti di mucche.
 
Ma i più maltrattati sono proprio i cani. Migliaia di randagi in branco ad ogni angolo di strada. Alcuni in tali condizioni che ti guardi intorno e ti chiedi se tutta quella gente sia cieca.
 
Sono finita per caso in un gruppo di feeders, ovvero chi fa mangiare gli animali dividendosi le zone. Ma non solo questo. C’e’ il problema della sterilizzazione, della vaccinazione anti rabbica di massa, del salvataggio di quelli investiti e lasciati agonizzare per giorni. La gastro enterite, il cimurro – nessuno di questi cani e’ vaccinato – ed i vermi. Li chiamano maggots, una roba raccapricciante, sono le larve delle mosche e se li mangiano vivi.
 
Abito vicino l’animal rescue, noto come WVS Worldwide Veterinary Service ed e’ una grazia piovuta dal cielo. Durante il lockdown, quando era impossibile muoversi da casa, il WVS ha preteso dal governo i feeder travel pass. Io l’ho ottenuto dopo dieci giorni e vi assicuro che e’ stato straziante uscire e ritrovarli scheletrici. Per fortuna ne abbiamo recuperato tantissimi, la situazione e’ tornata alla normalità. 

COSA FAI PER RENDERE LA TUA VITA PIÙ ECOLOGICA?

Lo Stato del Goa ha un alto tasso di istruzione ed e’ piuttosto benestante. Conta di diventare plastic free in pochi anni. Nel residence dove abito facciamo la differenziata. Dovrei pensare che dopo la raccolta, l’immondizia andrà tutta nello stesso posto e verra’ bruciata come fanno nel villaggio vicino. Ma il tizio che la raccoglie, se non trova vetro e plastica ben divisi inizia ad urlare epiteti in Hindi quindi tendo a credere che farà veramente il riciclo.   
 
Faccio quello che faccio ovunque, non lascio nulla in giro.
L’acqua potabile la compro in bottiglioni da 20 litri che porto regolarmente indietro appena vuoti, non ho la macchina nonostante il monsone e faccio la spesa solo con le borse di tela.  

Easy Travel Hosting ringrazia tantissimo Alessandra per averci mostrato la sua India.

Se volete informarvi maggiormente sul suo progetto, potete seguirla sul suo sito cliccando qui. E anche sui social media!

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