Ciao e grazie per il vostro invito!
La passione per il mondo della cosmesi mi accompagna fin da quando ero bambina, anche se nella mia vita mi sono occupata di tutt’altro! Nasco come graphic designer, per poi evolvermi nel settore del marketing. Ho lavorato per tante aziende dei più disparati settori, dai gioielli, all’abbigliamento, alla nautica e perfino un ambito molto tecnico come quello dell’idraulica industriale!
A un certo punto del mio percorso avevo perso la passione per il mio lavoro e mi sono messa a ragionare su quale lavoro avrei voluto realmente fare. Non è stata una decisione presa su due piedi, ho studiato, elaborato un piano di fattibilità e un business plan.
Era tutto pronto per la fine del 2017. Nel gennaio del 2018 purtroppo mio padre si è ammalato e nel mese successivo è venuto a mancare. Qui ho avuto la prima brusca battuta d’arresto. Ho deciso di mettere in pausa il lavoro perché le mie priorità erano cambiate: avevo bisogno di tempo per poter rifare ordine nella mia vita e prendermi cura di me e dei miei affetti.
Nonostante mi abbia profondamente segnata, ho continuato a tenermi informata, a leggere e a studiare. È proprio grazie alla lettura, soprattutto della stampa estera, che mi sono resa conto di non essere sulla strada giusta per il mio lavoro.
Quando mi sono sentita pronta ho rimesso le mani sul mio progetto e ho stravolto tutto quello che avevo pensato. Il periodo di stop che mi sono presa mi ha aiutata a vedere le cose da un’altra prospettiva e mi ha dato modo di correggere la concezione che avevo del mondo beauty.
Il 21 febbraio del 2020 ho aperto la mia partita iva: è una data simbolica per me, il giorno successivo sarebbe stato il secondo anniversario della scomparsa di mio padre. Ed è cosi che ho voluto celebrare la mia rinascita!
Dopo 9 mesi di intenso lavoro – reso più impegnativo dai vari lockdown – The Indie Beauty Shop è andato online: la mia passione trasformata in un’impresa!
I cosmetici non sono frivolezze o pura vanità: sono un modo di prenderci cura di noi, basta solo pensare al semplice gesto di spalmarsi una crema.
È quanto di più personale e rilassante si possa fare.
Questo è il mio obiettivo: aiutare le persone a scoprire – o riscoprire – il piacere di dedicarsi del tempo di qualità e fare in modo che siano felici nel farlo!
L’indipendenza è il mio stile di vita, non solo a livello professionale. È da qui che nasce il nome The Indie Beauty Shop.
Negli ultimi anni sono cambiate tante cose nel mondo del lavoro, già da prima della pandemia.
Parlo per esperienza personale, ho avuto tante esperienze di cui ho comunque fatto tesoro e mi hanno portata a ragionare su vari fronti.
La difficoltà nel trovare un’occupazione, in parte perché il ricambio generazionale sembra essere uno dei maggiori ostacoli, in parte perché in Italia molte realtà sono a carattere familiare ed è piuttosto difficile riuscire a entrarci, credo abbia spinto molte persone a crearsi da soli un’opportunità.
Perché avviare e gestire un’impresa – che vada bene oppure no – è un’esperienza formativa, che aiuta anche a vedere il mondo da un’altra prospettiva.
Non è il classico impiego in cui si deve timbrare un cartellino alle 9 di mattina e poi alle 18 (se tutto va bene) ma uno stimolo continuo e una maggiore flessibilità anche di pensiero.
Un altro aspetto da non sottovalutare è la classica frase “noi abbiamo sempre fatto così”.
L’ho sentita dire così tante volte che ho perso il conto e credo sia uno dei motivi che spinge le persone ad allontanarsi da questo genere di contesti.
La voglia di mettersi in gioco, il poter realizzare qualcosa da zero e provare a esser parte del cambiamento sono tutti fattori che, dal mio punti di vista, sono determinanti in questa scelta di vita.
Volevo dei prodotti diversi da quelli che si trovano solitamente nelle profumerie e negli altri e-shop. Siamo tutti così abituati a usare tante cose, che non facciamo caso a quanto impatto ambientale possano avere.
Ho scelto realtà che lavorano in maniera etica e quanto più ecologica possibile. Sia come metodo di lavorazione delle materie prime, che come packaging.
Spesso mi sono chiesta in che modo avrei potuto smaltire i flaconi dei cosmetici che usavo ed ero sempre piuttosto in difficoltà. Questo mi ha spinta a cercare materiali come il vetro o la carta, in modo da poter semplificare la vita a chi decidesse di acquistare dal mio negozio.
Alcuni prodotti sono “zero waste” così da non avere problemi nello smaltimento. Altri sono “waterless” proprio in un’ottica di sensibilizzazione verso gli innumerevoli sprechi di acqua che vediamo ogni giorno. Altri ancora sono multi uso, adatti comunque alle esigenze della propria pelle.
Anche la scelta dei packaging per le mie spedizioni è frutto di una accurata ricerca: utilizzo scatole di cartone riciclato, il nastro adesivo è di carta con una colla a base di acqua e ho scelto le palline di amido di mais, completamente biodegradabili, per proteggere la merce da possibili urti durate il trasporto.
Ho realizzato anche un biglietto di ringraziamento per chi effettua un ordine da me, è in carta piantabile, con dei semi di fiori di campo, così in poco tempo si ottiene un bel vaso fiorito!
Non meno importante, c’è un altro aspetto che è fondamentale nelle mie scelte: le persone!
In questi mesi ho conosciuto ognuno dei fondatori dei marchi che ho selezionato e posso percepire quanto impegno e passione ci sia nello sviluppo dei loro prodotti.
Ho lavorato per tanti anni e riuscire a sentire l’amore per il proprio lavoro è una delle sensazioni più belle che ci possa essere.
Mi spiego: se vengo contattata da una persona (proprietario di un brand o un addetto al commerciale) che cerca esclusivamente di vendere i prodotti, senza un minimo di coinvolgimento, non mi convincerà mai a concludere l’affare.
Cosa significa? Ognuno dei miei prodotti è come se avesse un’anima tutta da scoprire e una storia da raccontare: se non fa sognare me, come potrei trasmettere queste sensazioni ai miei clienti?
Ho affrontato le difficoltà burocratiche – e lo faccio ogni giorno – con l’aiuto del mio commercialista, che pazientemente mi ha guidata in molte situazioni, dalla scelta del regime fiscale alla messa a punto del mio business plan solo per citarne alcune.
Mi ha insegnato tantissimo, compreso il districarmi nel sito dell’Agenzia delle Entrate per effettuare tutti i pagamenti ne corso dell’anno!
Non sono soltanto le “questioni fiscali” che mi hanno dato non pochi pensieri, ma anche gli aspetti legislativi sul tema cosmetici.
La normativa cosmetica è molto complessa, per questo motivo ho assunto una società di consulenza esperta in cosmetovigilanza: mi ha supportata nella scelta e nel controllo di ognuno dei fornitori che ho nel negozio.
Nonostante io non sia quella che si chiama Persona Responsabile – per dirla in poche parole è chi si fa carico a livello legale di tutto ciò che riguarda i prodotti immessi sul mercato – per me si tratta di poter avere una maggiore serenità nelle mie scelte, proprio perché sono a diretto contatto con i fornitori e non ci sono distributori che si fanno carico di determinate responsabilità.
Anche il modo di comunicare è importante: ci sono alcune espressioni che potrebbero essere fuorvianti e che rasentano la concorrenza sleale.
Come ad esempio “non testato sugli animali” – è da un decennio abbondante che in Europa è vietata la sperimentazione sugli animali – o “senza ingredienti tossici”: ogni cosmetico regolarmente introdotto nel nostro mercato non può per nessuna ragione avere componenti tossiche, altrimenti non potrebbe essere commercializzato.
Dulcis in fundo, il processo di ideazione del mio sito web.
A fine primavera del 2020 ho contattato un bravissimo sviluppatore che è riuscito a tradurre i miei pensieri e la filosofia del mio negozio in quello che è il mio ecommerce. Abbiamo trascorso tantissime ore in videochiamata, per poter definire ogni singolo dettaglio: dalla scelta della palette cromatica al carattere, al tipo di foto e quali contenuti fossero importanti da inserire e come farlo.
Ho scelto di proposito un uomo che non si fosse mai occupato del settore beauty: volevo un approccio e un punto di vista differente dal mio, soprattutto perché mi avrebbe fatto notare cose che probabilmente avrei potuto dare per scontate. Volevo che ogni persona che scegliesse di visitare il mio sito potesse percepire la cura dei dettagli e che allo stesso tempo trovasse informazioni utili per poter scegliere i prodotti.
Penso sia un progetto ambizioso e importante. Non tutti sono coscienti del fatto che anche internet possa essere inquinante, ma che esistono soluzioni, come quelle che proponete, in grado di ridurre l’impatto ambientale e contribuire al sostegno della popolazione guatemalteca.
Sostenibilità non significa solo avere a cuore le tematiche ambientali, ma anche tutti i processi ad esse collegate: le persone, le materie prime, l’intera filiera produttiva, solo per citarne alcuni.
Nel mio piccolo ho imparato a fare attenzione alle piccole cose.
Ad esempio lavoro da casa, nella splendida cornice delle colline lucchesi, così da non dover utilizzare l’auto ogni giorno, ma solo se ne ho realmente necessità.
Effettuo le spedizioni un paio di volte alla settimana, in modo da non dover prenotare il ritiro solo per pochi ordini.
Non compro compulsivamente ogni cosa che mi piace, anche di abbigliamento, ma presto più attenzione anche alla provenienza di ciò che indosso. Ho riscoperto il piacere di approfittare dell’armadio di mia mamma e delle mie zie: la fortuna di portare la stessa taglia!
Easy Travel Hosting ringrazia tantissimo Luisanna per aver partecipato alla nostra intervista per la rubrica dedicata alla Piccola Imprenditoria al Femminile.
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