Lo zaino è pronto, io no
IL BLOG DI
Marco Lovisolo

"Ovviamente tra i miei interessi ci sono i viaggi. Quando uso il termine “viaggio” intendo dire che metto tre cose in uno zaino, il biglietto aereo in tasca e parto" LO ZAINO È PRONTO, IO NO è il blog dove Marco ci racconta di tutti i suoi interessi

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DI VIAGGIATORI ECOLOGICI

HAI SCRITTO UN LIBRO ED UN CAPITOLO » SUL GUATEMALA, PAESE DI PROVENIENZA DI UNO DEI FONDATORI DI EASY TRAVEL HOSTING. COSA HAI AMATO DI QUESTO PAESE?

SÏ, ho scritto un libro di viaggi dal titolo “Lo zaino Ë pronto, io no” e nel secondo capitolo ho parlato del mio viaggio in Guatemala. Ho trovato un Paese con molti problemi, ma, al tempo stesso, dotato di un’energia contagiosa. Soprattutto ho trovato un popolo dal cuore enorme, disposto ad aiutarmi, a venirmi incontro, a sorridere. 

Ho mangiato a casa di sconosciuti, ho passato serate a discutere di politica con personaggi bizzarri, ho oziato a lungo a Panajachel mentre ammiravo il lago Atitlan, ho vagato a bocca aperta per Tikal, ho giocato a calcio con dei ragazzini in una piazza di paese. 

Ho amato tutto del Guatemala.

CI PUOI PARLARE DELLA TUA DISAVVENTURA ALCOLICA IN LAOS?

A pensarci adesso mi do dell’imbecille, perchè la cosa sarebbe potuta finire molto peggio.
Ero a Luang Prabang, nel nord del Laos, e stavo gironzolando senza meta. Passo vicino a un parco e vedo che c’è in corso una grande festa. Mi avvicino per vedere meglio e vengo fermato da un tizio, non molto sobrio, che mi spiega di che si tratta: un matrimonio. Poi, senza darmi il tempo di rispondere, da dietro la schiena tira fuori una bottiglia e due bicchieri, li riempie e me ne offre uno. Mi vede dubbioso, cosÏ beve prima lui e poi mi invita a imitarlo. Per evitare di offenderlo, bevo anche io e me ne pento immediatamente: era un intruglio terribile, con una gradazione alcoolica altissima.
Il tizio insiste e io bevo ancora un paio di bicchierini, fino a quando decido che Ë il momento di andarmene. Il mio ospite non si d‡ per vinto e continua a insistere. 

Alla fine c’è questa scena comica, con il sottoscritto che corre, inseguito da un ubriaco con la bottiglia in mano che urla “One more glass, one more glass!”
Alla fine sono riuscito a seminarlo e a rientrare in albergo.
Oggi mi rendo conto che sono stato fortunato perchè quel povero diavolo era soltanto in cerca di qualcuno con cui scambiare quattro chiacchiere, ma in giro ci sono davvero molti malintenzonati. Per cui mi raccomando: NON fatelo mai!
Anche questo episodio potete trovarlo sul libro, insieme a molti altri.

PER TE BLUES E VIAGGI HANNO UNA CONNESSIONE?

Questa domanda me la fai perchè hai letto che sono un appassionato del genere!
Beh, si, credo che una connessione ci sia. 

Il blues originario era il genere musicale cantato dagli schiavi afroamericani nelle piantagioni del sud degli Stati Uniti. La sua struttura, l’armonia che lo caratterizza, sono di chiara origine africana.
A qualcuno potrà dare fastidio, ma praticamente tutta l’esistenza umana ha origine in Africa. L’Africa è l’alfa, il punto zero, la radice di tutto. In questo modo si spiega il famoso mal d’Africa: È la percezione, magari inconscia, di essere tornati a casa.

Il blues rimanda a quel momento oscuro delle nostre origini, risveglia istinti atavici. Puô anche non piacerti, ma se te ne stai li cinque minuti con un blues in sottofondo, prima o poi cominci a tenere il tempo con il piede. Si tratta di un viaggio nel tempo, alla riscoperta del nostro punto di partenza.

COSA FAI PER RENDERE LA TUA VITA PIU' ECOLOGICA?

Sono fermamente convinto del fatto che i piccoli passi, se compiuti da tutti, siano quelli pi˘ efficaci. Quando viaggio cerco di influire il meno possibile sull’ambiente e la cultura che mi ospita.
Per esempio io non stampo mai i biglietti aerei o le carte di imbarco. Al giorno d’oggi qualsiasi compagnia aerea ti mette a disposizione delle app con le quali fare il check-in, prenotare i posti e ottenere tutta la documentazione necessaria. 
 
Io di solito, tengo tutto sulle app e invio copie di backup ai miei due indirizzi di posta e a quello di mia moglie: con due telefoni e quattro supporti informatici, è impossibile non avere sempre a portata di mano i documenti necessari.
Certo, l’aereo è un mezzo controverso, ma secondo studi recenti pare che influisca per circa il 2% dei gas serra prodotti sulla terra.
Altri mezzi di trasporto sono molto più nocivi e qui viene il secondo punto. 
 
In viaggio cerco, per quanto possibile, di spostarmi in maniera “pulita”. Se sono in una città, uso la metropolitana per i trasporti lunghi e il bike sharing (o i piedi) per quelli brevi. Per i trasferimenti da un luogo all’altro cerco di usare i treni e solo in mancanza di alternative i mezzi locali a benzina.
Ci sono poi una serie di buone abitudini che mi porto dietro da casa. Una cosa in cui credo molto è l’azzeramento o la drastica riduzione della plastica monouso. 
Per bere mi porto dietro una borraccia termica, per l’igiene personale il classico sapone di Marsiglia, non compro cibo da asporto confezionato e, soprattutto, sto molto attendo a differenziare i rifiuti.

Mangio solo cibo locale, non porto via niente dal suo habitat naturale (sabbia, fiori), compro souvenir dagli artigiani del luogo.
Nulla di eroico, come vedi, ma solo molto rispetto e senso pratico

Easy Travel Hosting ringrazia tantissimo Marco per averci fatto viaggiare tra i suoi bellissimi colori.

Se volete informarvi maggiormente sul suo progetto, potete seguirlo sul suo sito cliccando qui.

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