IL MIRAGGIO
I VIAGGI DI KATIA

Una vita passata tra Italia, Germania ed Irlanda, un amore per quest'ultima e per ogni posto dove si possa vedere il mare IL MIRAGGIO è il blog dove Katia si racconta, ed oggi abbiamo il piacere di intervistarla.

Benvenuta su Easy Travel Hosting! Laureata in Storia dell'arte, Personal Travel Agent per Racconti di Viaggi, autrice del blog "Il Miraggio". Ci potresti parlare un pò di te e di come nasce il tuo sito?

Ho da sempre avuto la passione dell’arte e della storia ed è così che dopo una maturità professionale ho deciso di iscrivermi all’università scegliendo il corso in Beni Culturali dove ho dato sfogo ai miei interessi personali.

Questo ha influito il mio modo di viaggiare: sono sempre andata alla ricerca di tutto ciò che raccontasse la storia del luogo che stavo visitando. Musei, eventi o semplicemente itinerari all’aperto che mi portassero nelle vie dei quartieri dove la storia è passata.

Il mio travel blog è nato un po’ per caso e sorrido al primo motivo per cui l’ho aperto: cercavo un modo per tenermi esercitata nella scrittura! Per me è sempre stato uno scoglio enorme ma durante il mio anno di Erasmus in Germania, dove le relazioni scritte sono il pane quotidiano durante l’università, ho incominciato ad apprezzare e ad amare la scrittura.

Ho pensato ad un travel blog perché era un modo per tenere un diario dei miei viaggi, delle mie impressioni e di quello che vedevo. Dall’altro canto, mi sono resa conto di quanto i tedeschi amassero l’Italia, così come i tanti stranieri che ho conosciuto durante il mio Erasmus. 

Ma parlando con loro gli stereotipi italiani erano sempre gli stessi: Milano per la moda, Roma per l’archeologia, Venezia e Firenze per l’arte in generale, Napoli e la Sicilia per il mare.

Perché non raccontare tutto eccetto quello che la gente si aspetta?

Abbiamo letto che non ti piace il turismo di massa e che l'Italia si trova con poche mete conosciute all'estero e sempre sovraffollate, mentre altre "perle" sono lasciate nell'abbandono. Cosa pensi si possa fare per far riscoprire un Italia diversa e ribilanciare i fattori in campo?

Credo che la prima cosa sia parlarne! Diverse persone mi hanno detto che hanno scoperto località o musei leggendo il mio blog. Per me sono importanti 3 cose per poterlo fare:

  1. E’ importante creare delle forti collaborazioni con le istituzioni turistico-culturali locali e i giornalisti e i blogger: spesso la gente non conosce abbastanza il territorio e non sa dell’esistenza di queste perle storico culturali.
  2. Fare rete tra istituzioni pubbliche ma anche tra privati e tra privati ed istituzioni pubbliche. Nelle mie interviste della rubrica “L’Italia che ripartirà” spesso si è evidenziato la mancanza di fare rete tra i promotori locali. Se ci si mette insieme (parlo soprattutto per le piccole realtà), è più facile farsi conoscere, creare progetti interessanti e distribuirli sul territorio. E le persone sono poi invogliate a visitare quella determinata meta.
  3. Talvolta sono le stesse istituzioni a non farsi conoscere. Mi è capitato con un museo di Verona, scoperto per caso. Ho studiato due anni nel capoluogo scaligero e non ho mai visto un’indicazione stradale che portasse a questo museo, una pubblicità sia off che online, l’entrata era anonima (ci sarò passata davanti chissà quante volte ma non mi sono mai accorta dell’esistenza del museo). Eppure questo museo è in pieno centro storico e racchiude importanti collezioni di svariato genere.

La Germania e Dublino hanno un legame molto profondo ed importante per te. Ci vorresti spiegare il motivo?

L’ammetto: con la Germania non è stato amore a prima vista. E pensare che a scuola consegnavo in bianco i miei temi ed ero abbonata ad una serie infinita di inclassificabili che mi portavano puntualmente agli esami di settembre. Poi è arrivato il colpo di fulmine per questa lingua quando ho deciso di fare la ragazza alla pari a Kassel. 

Ho scoperto che il tedesco era una lingua interessante e da allora non ho più smesso di viaggiare attraverso la Germania.
Anche questo paese offre tanta arte e storia e i tedeschi hanno una lunga tradizione a riguardo. I più grandi archeologi e storici dell’arte provengono dall’area germanofona: sono stati loro ad “inventare” l’arte, l’archeologia e la storia come scienza da analizzare e studiare a cavallo tra Ottocento e Novecento. 

Poi ho un debole per la storia tedesca del Novecento e ogni occasione è buona per andare all’avanscoperta dei luoghi dove sono successi i fatti.

In Irlanda ci sono arrivata per puro caso: stavo programmando di partire per Londra per studiare l’inglese e all’improvviso mi sono ritrovata a Dublino a fare la ragazza alla pari. E lì ho lasciato il mio cuore perché è stato tra i periodi più belli della mia vita. 

Cosa mi porto ancora adesso dopo 20 anni? La filosofia degli irlandesi: non c’è fretta nel fare le cose, il loro calore umano, la loro leggerezza nel vivere. Sogno ancora ora il panorama irlandese. Non ho mai visto correre così veloci le nuvole, ho ammirato la luna più grande della mia vita e la mattina in cui ho lasciato Dublino per sempre ho ammirato ben 5 arcobaleni mentre attraversavo in taxi il fiume Liffey.

Cosa fai per rendere i tuoi viaggi più ecologici?

Io non ho la macchina perché vivo in una piccola città dove spostarsi a piedi o con in mezzi pubblici è piuttosto facile. I miei lavori sono sempre stati in centro storico e in mezz’ora li raggiungevo. Lo stesso discorso all’estero: le città dove ho vissuto offrivano dei buoni servizi di trasporto che non mi hanno mai fatto sentire la mancanza di non avere un’auto.

Quindi i miei viaggi sono organizzati in primis in base a quanto mi posso muovere con i mezzi pubblici: treni e dagli autobus di linea una volta in loco (o in treno per raggiungere luoghi vicini). Per me, è molto importante cercare di inquinare il meno possibile: tutti viaggi di cui racconto sul mio blog, li ho fatti con i mezzi pubblici. Quelli fatti con l’auto li posso contare su una mano ma solo uno non era fattibile senza macchina!

Visitando spesso località più piccole, non è sempre facile raggiungerle: mi è capitato spesso di cancellare o cambiare meta perché era impossibile arrivarci senza auto.

E questo è un vero peccato: sarebbe davvero bello poter smuovere le istituzioni da una parte e sensibilizzare le persone dall’altra per rafforzare i collegamenti ferroviari e aumentare i bus pubblici. Soprattutto al centro sud Italia.

Come saprai Easy Travel Hosting utilizza energie rinnovabili ed eco-sostenibili per alimentare i propri server. Inoltre viene piantato un albero per ogni nuovo hosting, aiutando in modo attivo la riforestazione e l'assorbimento di CO2. Cosa pensi di questo progetto ed in generale, pensi sia importante ricercare uno stile di vita più sostenibile?

Anche se non è facile, cerco di fare sempre qualcosa a favore di una vita più sostenibile. Ma sinceramente non avevo mai pensato ad un web più green e l’argomento mi è nuovo. 

Ora che internet è parte integrante della nostra vita (soprattutto con la pandemia in corso), è importante pensare ad un suo utilizzo consapevole. Appena ho scoperto i progetti di Easy Travel Hosting e dell’utilizzo di energie rinnovabili ed eco-sostenibili, ho pensato che sarebbe stato un nuovo passo verso una maggiore sostenibilità ambientale. 

Oramai il mio blog è diventato parte integrante di me: se da una parte cerco di inquinare di meno durante i miei viaggi, perché non farlo anche dopo quando li racconto?

Easy Travel Hosting ringrazia tantissimo Katia per aver partecipato alla nostra intervista.

Se volete informarvi maggiormente, potete seguirla sul suo sito cliccando qui.
E anche sui social media!

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